Pietre d'inciampo - Foto di Sossupermamma

27 gennaio: la Giornata della Memoria spiegata ai bambini

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Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria della Shoah: ma siamo sicuri che tutti noi sappiamo bene di cosa si tratti?

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono ad Auschwitz e, varcati i cancelli del lager, si trovarono di fronte ad uno scenario di morte, orrore, dolore e sterminio.

Pochissimi i superstiti e le loro parole rivelarono un vero e proprio genocidio.

Perché Giorno della Memoria?

Giornata della memoria – Foto di Sossupermamma

Perché TUTTI, oggi e domani, dobbiamo ricordare tutte le atrocità avvenute durante il periodo nazista e dobbiamo ricordare tutte le persone (uomini, donne, anziani, giovani, bambini) alle quali è stata negata la dignità e la vita durante la Shoah.

Un orrore storico che NON SI DEVE RIPETERE MAI PIÙ.

Che cos’è la Shoah?

È una parola ebraica che significa sacrificio biblico: un modo per dare un senso a tutte quelle morti e a quella tragedia che è stata lo sterminio nazista.

Cosa significa genocidio?

Letteralmente, vuol dire eliminazione di massa.

Come si può spiegare tutto questo ai bambini?

Qui a Seregno, di fronte ad alcune abitazioni, sono state messe delle pietre d’inciampo, in memoria di cittadini deportati nei campi di sterminio.

Le prime volte, quando passavamo in quelle strade e i bambini le vedevano, mi chiedevano cosa rappresentassero.

Sinceramente all’inizio non sapevo proprio come affrontare il discorso.

Libro "L'albero della memoria" - Foto di Sossupermamma
Libro “L’albero della memoria” – Foto di Sossupermamma

Così ho deciso di cercare un libro che potesse aiutarmi a spiegargli questo difficile argomento, in un modo adatto alla loro età (Luca ed Elena erano in terza elementare e Alessandro frequentava ancora l’asilo).

L’albero della memoria – La Shoah raccontata ai bambini, di Anna e Michele Sarfatti, edito da Oscar Junior Mondadori (NO ADV), è il libro che mi ha aiutato in questa particolare situazione.

Poche pagine, accompagnate da illustrazioni semplici, ma d’effetto e che attirano l’attenzione dei bambini.

“Samuele Finzi e la sua famiglia vivono a Firenze, seguendo i precetti della tradizione ebraica. Nel giardino della loro casa c’è un vecchio olivo, nella cui cavità Sami ripone i suoi “tesori”. Ma con l’emanazione delle leggi antiebraiche la vita dei Finzi cambia per sempre: i genitori entrano in clandestinità, Samuele si deve nascondere in collina, mentre i suoi tesori rimangono nell’olivo.”

 

Dopo aver letto il libro insieme ai bambini, mia figlia Elena ha voluto rappresentare quello che l’ha più colpita con questo disegno.

L'albero della memoria - Foto di Sossupermamma
L’albero della memoria – Foto di Sossupermamma

 

Forse, è proprio questo insegnamento che io spero di riuscire a trasmettere, come nonna: non odiare e non vendicarsi, ma nello stesso tempo non dimenticare.
Essere forti per gli altri, oltre che per sé stessi.

– Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e testimone attiva della Shoah –

 

Sono un sopravvissuto alla deportazione, avevo 14 anni quando sono stato mandato a Birkenau.
Ho perso tutti quanti della mia famiglia ma in realtà ho perso in tutto 2000 persone, ossia quelle che facevano parte della piccola comunità ebraica di Rodi, da cui io provengo.
Io rappresento ancora questa comunità.
Fino a quando avrò forza e vita trasmetterò ai ragazzi quello che è stato.
Ho fiducia e speranza in chi verrà dopo di noi.

– Sami Modiano, superstite dell’Olocausto e testimone della Shoah –

 

Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA!

 

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