Ma chi me lo ha fatto fare!

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Vi è mai capitato di pensare “Ma chi me lo ha fatto fare?” in qualche occasione della vostra vita? Di solito questa frase la si dice/pensa in un momento di sconforto, o in un momento in cui sembra che vada tutto quanto storto.

Beh, io lo ammetto, a volte questa domanda me la faccio, il più delle volte la penso e basta, senza esternarla ad alta voce.

Mi capita in un momento in cui sono taaaanto stanca, perché magari ho dormito poco e male, perché magari è la giornata dei capricci di tutti e tre i miei figli in contemporanea, perché magari è la classica giornata iniziata male (in ritardo, di corsa, con letti da cambiare per inconvenienti di pipì, con lavoro in arretrato a causa di poco tempo – poca ispirazione – poca concentrazione), perché magari è semplicemente una giornata NO (una di quelle giornate in cui ti svegli male, capita a tutti, vero?!), perché mio marito arriva a casa tardissimo e i bambini continuano a esasperarmi chiedendo quando torna papà (perché vogliono mangiare con lui, mettere il pigiama con lui, andare a nanna con lui).
Magari queste cose capitano tutte nello stesso giorno (vorrai mica vincere facile eh?!) e in un momento di crisi totale, mi ritrovo a pensare “Ma chi me lo ha fatto fare di fare ben tre figli e per giunta così ravvicinati d’età?”.

Foto di Sossupermamma

Si, probabilmente sono una cattiva mamma a pensare questa cosa, ma non nascondo di averlo pensato a volte e non mi vergogno a dirlo.

Non me ne vergogno, perché comunque, nonostante tutto, nonostante la stanchezza, nonostante i momenti no, sono felicissima dei miei tre figli e se tornassi indietro nel tempo, di sicuro rifarei tutte le stesse scelte, perché non sono per nulla pentita.
A volte sono stanca, si, ma non sono scontenta della mia vita da mamma.
Mi arrabbio, urlo, minaccio castighi.
Ma ogni volta poi basta un “Mamma ti voglio bene” di Luca, un sorriso smorfioso di Elena che per farsi perdonare mi dice “Che bel vestito che hai oggi mamma!” (e magari sono semplicemente in camicia da notte!), un abbraccione (come dice lui) di Alessandro, che tutto passa, io mi sciolgo e sono la persona più felice di questo mondo.

Dai, vediamo, chi ha il coraggio di confidarmi una sua debolezza?!

 

Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA!

 

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