Il fluoro: a cosa serve e dove si trova naturalmente

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Ecco, lo sapevo che dovevo anche togliere dal lavandino del bagno il nostro portaspazzolino: non mi sono accorta e il mio piccolino è andato in bagno da solo per lavarsi i denti ed ha usato il nostro dentifricio! E adesso cosa faccio?

Si sa che con i bambini servirebbero cento occhi e cento mani in modo da tenerli sotto controllo e fuori da ogni pericolo.
Purtroppo (o per fortuna!) non è possibile, ed è inevitabile che capiti qualche piccolo inconveniente di percorso.
L’importante, anche in queste situazioni è mantenere la calma e cercare di non farsi prendere troppo dall’immaginazione negativa!

Il fluoro: a cosa serve e dove – Foto Google Immagini –

Che cos’è il fluoro?

Il fluoro è un minerale che serve per rinforzare lo smalto dei denti, in altre parole il loro rivestimento esterno, rendendolo più resistente verso l’attacco della placca batterica, dove si annidano i batteri responsabili della carie; il fluoro è presente anche nelle ossa.

Dove si trova naturalmente?

Il fluoro è contenuto naturalmente in alcuni cibi come tè, spinaci, mele, cereali e pesce, ma in basse concentrazioni; la maggior parte del fluoro che assumiamo naturalmente proviene dall’acqua, specialmente quella del rubinetto.

Si può integrare la sua assunzione?

Molti pediatri quindi consigliano un’integrazione di fluoro, specialmente nel momento della dentizione dei bambini: in gocce o in pastiglie, dalla nascita fino ai tre anni.

In caso d’allattamento al seno, il fluoro può essere assunto dalla mamma (che solitamente lo assume già dalla gravidanza).

E il dentifricio?

Il fluoro: a cosa serve e dove – Foto Google Immagini –

L’utilizzo del dentifricio da parte dei bambini è consigliabile a partire dai tre anni, quando è in grado di controllare il riflesso della deglutizione.

All’inizio è meglio utilizzare un dentifricio apposito per bambini, dai sei anni potranno utilizzare quello per adulti.

Possono esserci effetti collaterali?

L’assunzione di una quantità eccessiva di fluoro può provocare la fluorosi, un disturbo che si manifesta con la comparsa di macchie bianche indelebili sullo smalto dei denti e altri effetti collaterali sul sistema nervoso e sulle ossa.

Fortunatamente questo rischio in Italia non esiste, perché la concentrazione di fluoro nelle nostre acque è molto inferiori rispetto ai limiti previsti, ed anche nel caso in cui il bambino dovesse ingerire del dentifricio, per incorrere in questo problema dovrebbe addirittura inghiottire l’equivalente di due tubetti!

 

Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA!

 

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