Allattamento come anticoncezionale

By

Sei ancora in ospedale dopo aver partorito il tuo primo figlio, parenti e amici vengono a trovarti e tu pensi che saranno ben contenti di vedere finalmente il tuo bambino, visto che da quando vi siete sposati non facevano altro che chiedervi quando avreste messo su famiglia.

E invece no, a quanto pare non avete ancora fatto abbastanza secondo loro! Dopo nemmeno due giorni dal parto, già iniziano a chiedere quando pensate di mettere in cantiere il secondo figlio. Possibile che dobbiamo essere solo noi due a far aumentare l’indice demografico dell’Italia?!?

Care mamme, se non volete subito accontentare parenti ed amici, trovandovi nuovamente incinte senza però essere ancora pronte per affrontare una seconda gravidanza, state molto attente alle persone che vi dicono che l’allattamento è un sicuro anticoncezionale perché non è assolutamente vero! Anche durante l’allattamento è possibile rimanere incinta.

Allattamento come anticoncezionale – Foto Google Immagini –

La produzione del latte materno è resa possibile dalla secrezione della prolattina da parte dell’ipofisi.

Questo ormone, oltre a stimolare l’attività della ghiandola mammaria, interferisce sull’attività delle ovaie spesso bloccando l’ovulazione ed è quindi responsabile del mancato ritorno delle mestruazioni.

L’effetto anticoncezionale della prolattina non è assoluto.

Se per qualsiasi ragione, dovesse diminuire nel sangue, le ovaie potrebbero riprendere improvvisamente la loro attività, rendendo possibile il concepimento.

Per fare in modo che l’allattamento svolga una funzione anticoncezionale, il bambino dovrebbe alimentarsi esclusivamente al seno fino ai sei mesi di vita, mantenendo le poppate regolari con intervalli non superiori alle quattro ore di giorno e non superiori alle sei ore di notte. Non deve assumere altri liquidi, come ad esempio camomille o tisane; inoltre non si devono verificare perdite di sangue dalla fine dell’ottava settimana dopo il parto. Ovviamente questi fattori non possono essere considerati una garanzia.

Io posso dare la mia testimonianza in prima persona, poiché sono rimasta incinta di Elena proprio mentre allattavo Luca che aveva solo tre mesi di vita!

Per questo motivo, fin dalla ripresa dei rapporti sessuali (consentita dopo almeno quaranta giorni dal parto) è consigliabile utilizzare un metodo contraccettivo.

La scelta più opportuna è il preservativo, specialmente nelle prime 3/6 settimane dopo il parto, che svolge anche un’azione protettiva nei confronti delle infezioni, verso cui la donna è più vulnerabile nel primo periodo post-parto.

Un’altra possibilità è la “mini-pillola”, che può essere assunta dopo sei settimane dal parto e che, a differenza della normale pillola contraccettiva, è costituita solo da progesterone e non è controindicata durante l’allattamento.

Inoltre, per non preoccuparsi, è utile sapere che, nel caso in cui le mestruazioni non ricomparissero nemmeno ad allattamento finito, l’effetto della prolattina può prolungarsi anche per diverso tempo, impedendo così la ripresa della normale attività delle ovaie.

Indicativamente, è considerato normale che le mestruazioni non compaiano fino a 2-3 mesi successivi al termine dell’allattamento.

Ricordatevi che potete rivolgervi in qualsiasi momento anche presso il Consultorio, dove sono disponibili ostetriche e ginecologi.

Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA

 

Potrebbero interessarti?

Novità