Il tampone vaginale in gravidanza

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Dai dai, manca poco alla fine della gravidanza! U bellissimo periodo, ma ora che sono alla fine è anche un po’ faticoso. Poi per me che non sopporto gli aghi, fare ogni mese gli esami del sangue è proprio una condanna! Ed ora? La ginecologa mi ha detto che devo fare anche il tampone per lo streptococco…speriamo non si tratti di altri aghi!

Il periodo della gravidanza, pieno di esami di controllo, anche se fatti a buon fine per garantire la salute del bambino che si aspetta, a volte può essere difficoltoso. Ma state tranquille mamme, l’esame di cui parlerò in questo mio articolo non è per nulla invasivo e non ha nemmeno a che fare con gli aghi!

Il tampone vaginale in gravidanza – Foto Google Immagini –

Tra la 35ma e la 37ma settimana di gravidanza viene prescritto il tampone vaginale per la ricerca dello Streptococco Beta emolitico di gruppo B.

Un batterio che, anche se presente in vagina, non da luogo a particolari sintomi, ma che potrebbe creare problemi al bambino.

Al momento del parto, infatti, lo streptococco potrebbe aggredire il bambino, scatenando un’infezione che lo esporrebbe a un grande pericolo.

Nel caso in cui il tampone fosse positivo, il ginecologo pianifica una profilassi che si effettua a partire dall’inizio del travaglio e consiste nel somministrare alla donna alcune dosi di antibiotico specifico, efficace per impedire che il bambino subisca il contagio.

Una volta nato, il bambino verrà sottoposto ad una serie di controlli specifici per verificare se la profilassi con antibiotico ha avuto effetto positivo.

Verso la fine di tutte e tre le mie gravidanze, la mia ginecologa mi aveva prescritto il tampone vaginale e l’ho fatto sempre presso l’ospedale in cui sono poi andata a partorire.

L’esame non è per nulla doloroso, anzi, quasi nemmeno ci si accorge di farlo. Ci si mette di più a fare la fila all’accettazione dell’ospedale, a spogliarsi, a sdraiarsi sul lettino (con il pancione a volte è complicato fare anche quello!) e a rivestirsi, che a fare l’esame!

L’esito poi si ritira nella stessa tempistica degli esami del sangue e ovviamente si deve consegnare al proprio ginecologo per il controllo.

Fortunatamente per me è sempre risultato negativo, quindi non ho mai dovuto eseguire la profilassi antibiotica.

 

Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA!

 

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