Contraccezione: l’impianto sottocutaneo

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Eccoci con il terzo appuntamento sui metodi contraccettivi: oggi parliamo dell’impianto ormonale sottocutaneo [altro metodo a me sconosciuto fino a qualche tempo fa…che brutta cosa l’ignoranza! – mi raccomando non offendetevi eh, perché, per la cronaca, ignorante significa letteralmente “incompetente ed inesperto”, ciò implica che una persona non è che può sapere sempre tutto].

Ma veniamo a noi e cerchiamo di non divagare, altrimenti perdiamo il filo del discorso e non mi sembra proprio il caso, vista l’importanza di questo tema. Chi di voi sa come funziona l’impianto sottocutaneo? Nessuno?! Benissimo, allora leggete il mio articolo per scoprire che cos’è, come funziona e chi lo può utilizzare.

Il ginecologo è la persona di riferimento per tutte le informazioni relative al corretto utilizzo del prodotto. Il presente materiale non intende in alcuna maniera, ne direttamente, ne indirettamente, delineare o sostituirsi a percorsi terapeutici che rimangono esclusiva responsabilità del medico curante. Le indicazioni contenute in questo articolo non possono sostituire la cura del medico, che è pertanto necessario consultare prima di intraprendere qualsiasi cambiamento dello stile di vita.

L’impianto sottocutaneo è formato da un bastoncino o da una capsula che contiene un ormone progestinico. L’impianto è un bastoncino morbido e flessibile che viene inserito dal medico nella zona sottocutanea dell’avambraccio attraverso un piccolo intervento ambulatoriale, eseguito, se si desidera, in anestesia locale. Se si cambia idea, sarà possibile far rimuovere l’impianto dal medico per ritornare rapidamente alla normale fertilità.

Il deposito rilascia in modo costante e regolare una piccola quantità di progestinico

L’impianto sottocutaneo – Foto Google Immagini –

che è in grado di svolgere un’efficace azione contraccettiva per circa tre o cinque anni, in base al tipo di impianto.

Una volta inserito correttamente, non richiede alcun intervento quotidiano da parte dell’utilizzatrice. L’impianto rilascerà gradualmente la dose di ormone corretta per impedire l’ovulazione e aumentare la consistenza del muco cervicale.

L’impianto contiene il solo ormone progestinico a basso dosaggio e per questo motivo è particolarmente consigliato alle donne che non possono assumere estrogeni, come ad esempio le fumatrici, le donne in sovrappeso e quelle con problemi cardiovascolari e anche durante l’allattamento.

Eventuali problemi gastrointestinali, come vomito e diarrea, non hanno nessun effetto sulla sua affidabilità ed efficacia.
Questo tipo di contraccezione non è adatto alle donne con trombosi venose in atto.
Un possibile effetto collaterale è rappresentato da disturbi e irregolarità del ciclo mestruale. Chiazze ematiche o sanguinamento tra una mestruazione e l’altra, riduzione del flusso mestruale fino all’amenorrea (assenza di flusso mestruale) che può verificarsi nel 10-20% delle donne.

 

 

Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA!

 

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