Aiuto! Il parto si avvicina e non so ancora cosa mettere dentro la borsa

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Eccoci con il classico dubbio delle future mamme… Tranquille, ci sono io che da Super Mamma vi illustro come ho risolto il problema di cosa mettere nella valigia da portare in ospedale per il parto.

Dopo che mi sono sbattuta a cercare e leggere informazioni discordanti su vari siti, ho deciso di creare la mia lista che mi ha pienamente soddisfatta nella preparazione della valigia per il parto.

Ho diviso la valigia per me, per il bimbo in arrivo ed anche per mio marito!

Dopo il sesto mese di gravidanza sarebbe opportuno iniziare a preparare la borsa da portare in ospedale quando arriverà il momento di partorire. Io l’ho sempre preparata in anticipo, perché almeno nel caso in cui il bimbo avesse deciso di nascere in anticipo, la borsa sarebbe stata già pronta per l’evenienza.

Perché si sa, ridursi a fare le valigie all’ultimo momento, si rischia di dimenticare le cose importanti!

Se si leggono i pro-memoria rilasciati dall’ospedale in cui si andrà a partorire, sembra che basti mettere in borsa giusto i cambi per il nascituro, un pigiama per la mamma e i documenti relativi agli esami prenatali. Ma secondo me è meglio pensare bene alle proprie abitudine giornaliere e preparare la borsa pensando a tutto: bimbo, mamma e anche papà!

Ipotizzando che il parto sia del tutto naturale e senza imprevisti, la degenza in ospedale per mamma e bebè sarà di tre giorni. Per scrupolo è meglio mettere in valigia tutto l’occorrente per un giorno in più, nel caso di ricovero anticipato per induzione del travaglio o per l’eventuale prolungamento della degenza per ulteriori controlli per mamma o bebè.

Per facilitare la lettura e la preparazione della valigia proseguo il mio post a modi lista della spesa, così se volete potete stampare l’elenco e spuntarlo a vostro piacimento!

  • Una camicia da notte per il parto: non occorre spendere un capitale, perché durante il parto si sporcherà quasi sicuramente di sangue, che è difficile a volte da togliere, quindi meglio acquistarne una a buon prezzo e possibilmente di colore chiaro così che se si presentasse la necessità di candeggiarla non si rovinerà. Preferite per una camicia da notte non troppo lunga (tanto non dovrete coprire le gambe!), magari mezza manica (di solito in sala parto ci sono temperature tropicali!) e abbottonata sul davanti (per facilitare l’attaccamento al seno del bebè subito dopo il parto).
  • Due camicie da notte: da utilizzare durante i giorni di degenza, sempre abbottonate sul davanti per non avere difficoltà durante l’allattamento.
  • Mutande post-parto: meglio utilizzare quelle di rete che sono più elastiche e meno difficoltose da indossare rispetto a quelle di carta. Di solito sono in confezioni da due o da tre. Valutate voi se utilizzarle solo durante la degenza in ospedale o se acquistarne più confezioni per utilizzarle anche a casa. In ogni caso non esagerate perché se non le sporcate di sangue potete utilizzarle più di un giorno e nel caso quando sarete a casa potreste utilizzare delle mutande comode che permettano di indossare senza problemi gli assorbenti post-parto (non molto discreti purtroppo!).
  • Assorbenti post-parto: io mi sono trovata molto bene con quelli della Prenatal (non sto facendo pubblicità). Nel caso di rottura delle acque li dovrete utilizzare anche prima del parto, onde evitare di sporcare tutto il sedile della macchina durante il tragitto in ospedale, perché gli assorbenti da mestruazione non sono sufficienti a contenere il liquido amniotico! Anche in questo caso non esagerate con l’acquisto: due confezioni dovrebbero essere più che sufficienti, perché le perdite di sangue post-parto durano all’incirca quaranta giorni, ma sono molto abbondanti solo all’inizio e negli ultimi giorni potete usare gli assorbenti normali come per le mestruazioni.
  • Ciabatte
  • Vestaglia (valutate voi secondo la stagione in cui andrete a partorire – io ho partorito sempre in inverno e l’ho usata)
  • Beauty case con spazzolino, dentifricio, sapone e/o bagnoschiuma, shampoo, spazzola, detergente intimo (in ospedale di solito consigliano la Saugella Verde – non sto facendo pubblicità -, specifica per gravidanza e post-parto), deodorante e varie ed eventuali secondo le vostre abitudini.
  • Salvietta per il viso e accappatoio per doccia.

Un rotolo di carta da cucina.

Non stupitevi di questo articolo da mettere in valigia…io l’avevo inserito nella mia prima borsa per il parto e l’ho trovato utilissimo! In pratica l’avevo usata al posto della salvietta di spugna da bidè, perché avendo i punti a causa dell’episiotomia che mi avevano praticato durante il parto e avendo delle abbondanti perdite di sangue, dopo essermi lavata le parti intime, usavo la carta scottex per asciugarmi tamponandomi leggermente per non sentire troppo dolore e in questo modo non dovevo usare troppe salviette da bidè (che ovviamente si sarebbero sporcate ogni volta di sangue…difficile poi da lavare).

  • Cartella con tutti i documenti e gli esami fatti durante la gravidanza (può essere utile inserire anche una fotocopia della carta d’identità e della tessera sanitaria).
  • Vestiti per le dimissioni: ricordatevi che quando uscirete dall’ospedale non avrete più il pancione, ma non sarete in ogni caso già tornate alla vostra forma pre-gravidanza!

Cinque buste di plastica con cerniera su cui scrivere con un pennarello il nome e cognome del/della vostro/a bimbo/a e nelle quali inserire un cambio completo composto di body, tutina e calzine.

  • Un pacco di pannolini misura Newborn (prima misura disponibile di pannolino, che di solito arriva fino ai 5 kg di peso del bebè).
  • Un accappatoio per neonati: solitamente sono dei teli di spugna quadrati con solo il cappuccio, per non fare fatica ad asciugare il neonato.
  • Un salviettone da mettere sul fasciatoio dell’ospedale quando cambiate il bebè (perché non avrete l’uso esclusivo del fasciatoio) oppure due o tre teli salvapipì usa e getta.
  • Una copertina, di cotone o di pile o di lana a seconda del periodo in cui andrete a partorire, per coprire il bebè quando lo prendete in braccio per allattarlo (considerate che in ospedale in inverno ci saranno i caloriferi accesi, mentre in estate ci sarà accesa l’aria condizionata).
  • Un pacchetto di salviettine umidificate: se siete al primo figlio e siete inesperte sono utili per lavare il sederino del bebè durante il cambio pannolino. La cosa migliore sarebbe non usarle troppo spesso perché potrebbero provocare arrossamenti, ma lavare il sederino del bebè sotto l’acqua, con un sapone delicato per bimbi. In quel caso ricordatevi di mettere in valigia anche una salvietta per asciugare bene il bebè prima di mettergli il pannolino.
  • Ciuccio: qui ci sono diverse scuole di pensiero…in alcuni ospedali è proibito portare il ciuccio, in altri ospedali è previsto nell’occorrente da portare in valigia. Poi c’è il parere dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che non vieta l’uso del ciuccio, ma lo sconsiglia del primo anno di vita del neonato per fare in modo di non creare problemi nell’avviamento dell’allattamento al seno (la suzione tra seno e ciuccio è differente e il neonato ha bisogno di un po’ di tempo per imparare a ciucciare bene dal seno). Un consiglio: non ascoltate il parere di nonne, zie, parenti, ecc. ma decide liberamente voi se utilizzare o no il ciuccio, a seconda delle esigenze del vostro bimbo e di voi stesse. E ricordatevi che il ciuccio, quando il vostro bimbo sarà più grande, potrete buttarlo…ma se il vostro bimbo ciuccia il suo dito, un domani sarà molto più difficile fargli perdere il vizio!

Un cambio per il papà.

Durante le mie tre gravidanze non ho mai trovato altre mamme che avevano pensate ai futuri papà…ma se decidete di condividere il momento del parto con vostro marito/ compagno sarebbe carino portare un cambio anche per lui. Non sapete se il vostro parto sarò breve o lungo, se avverrà di giorno o di notte, potreste scegliere un parto in acqua e magari vostro marito/compagno per assistervi potrebbe bagnarsi i vestiti. Io avevo preparato una busta di plastica con una T-shirt, una maglietta manica lunga, un paio di boxer, un paio di calze e una salvietta per il viso, così dopo il parto in caso di bisogno anche il neo-papà poteva darsi una rinfrescata.

  • Cellulare.
  • Caricabatteria per il cellulare.

Un’altra cosa utile da fare è preparare un sacchetto con un po’ di viveri da usare sia durante il travaglio sia nel post-parto, perché l’ospedale fornisce colazione, pranzo, merenda e cena, ma magari potreste avere voglia di qualcosa di particolare in orari differenti.

Ecco quello che avevo preparato io:

  • Biscotti secchi
  • Cracker
  • Acqua
  • Succhi di frutta
  • Un thermos con un infuso che si chiama Bacche Favolose (usata durante tutti e tre i miei travagli, buonissima e consigliatissima!) o con la vostra tisana preferita
  • Caramelle
  • Cioccolato (è utile mangiarlo subito dopo il parto per riacquistare un po’ d’energie!)

Spero di esservi stata utile e aver risolto i vostri dubbi.

Alla prossima!

 

Finito….Grazie di aver letto i miei appunti, FEDERICA

 

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